Santa Fizzarotti Selvaggi (intervista): 'A Creta ho trovato l'autenticità dei rapporti e del mio Sé'

Intervista alla nota psicoterapeuta, poetessa e vicepresidente Associazione Crocerossine d'Italia Onlus Santa Fizzarotti Selvaggi dopo il suo viaggio a Creta, ricco di nuove esperienze e amicizie.

Santa, abbiamo visto il tuo reportage fotografico delle tue vacanze a Creta. Perché da tanti anni ti rechi in questa isola e sempre nello stesso posto?
Molti mi fanno questa domanda dopo la breve pausa estiva! Ecco non so come spiegare, ma quel luogo mi facilita la meditazione e contemplo il Creato. A volte a me sembra che lì abiti l’Essere supremo perché tutto appare immacolato; le acque sorgive, il mare di cristallo e l’aria limpida.

Cosa cerchi davvero?
Nella parte occidentale e a sud dell’isola cerco l’autenticita ‘metafora della parte del mio Sé originario. Non ritornano certo gli anni della giovinezza che però sono nel mio cuore, ma sento profondamente di appartenere a quel mondo da noi forse perduto. La semplicità dei rapporti, l’amicizia genuina… Ho bisogno di tutto questo: a Kolimbari, a Falasarna non sono” la figlia di o la discendente di“ e non sono “la moglie del professore“ senza identità alcuna , corollario ad essere buoni, come qualcuno o molti dalle nostre parti in modo assai misero da perfetti ignoranti dicono, sono una persona con la quale gli altri, a Creta, senza pregiudizio alcuno dialogano, danzano, ridono…

Quando sei andata per la prima volta a Creta ?
Nel 1983, con l’attuale mio consorte e una coppia di amici: Francesco aveva conosciuto per la sua professione un giovane di Creta , di un villaggio meraviglioso, Vrisses, che lo aveva invitato. Nella fascinazione di una luce d’Oriente ho conosciuto la mutevolezza delle nubi sulla montagna, ho percepito l’odore acre delle capre selvatiche e ho udito all’alba il canto del gallo insieme al soffio del vento, ho vissuto la gioia di aver incontrato l’amicizia e la sicurezza di affetti. E poi ho conosciuto artisti, architetti, archeologi

Dal tuo curriculum abbiamo letto che hai organizzato una mostra. Ce ne vuoi parlare ?
Mi sono sempre occupata di Psicoanalisi e Arte ponendo in relazione le due grandi aree dello scibile : entrambe pongono radici “nel luogo senza luogo” che si definisce Inconscio . Freud insegna ! D’altra parte noi pensiamo per immagini , e anche il suono è una immagine sonora. E poi Saffo , la meravigliosa poetessa che amo , in un frammento canta “ Piena sorgeva la luna/ e intorno all’ara le fanciulle stettero./Intorno all’amabile ara/le fanciulle cretesi, in cadenza,/coi molli piedi danzavano,/leggermente sul tenero fiore/ dell’erba movendo.”

Per anni, come critico militante, ho seguito molti artisti non solo pugliesi ma in ambito internazionale, ho collaborato con prestigiose gallerie con quella di Marilena Bonomo o il Centro sei, sono stata Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari per ben 7 anni. Ho scritto su tutte le riviste d’arte italiane e quotidiani. Ho, infatti, pubblicato un volume di 400 pagine dal titolo “ Il luogo amato dell ‘Arte “ Schena editore. “Il colore della mente” sempre con Schena editore , un saggio tra arte e psicoanalisi , “La scintilla del fuoco. Scritti sull’arte “con Tracce di Pescara e tanto altro ancora…. Ora seguo solo alcuni artisti. D'altra parte molte gallerie hanno chiuso e come si sa qui la situazione non è proprio delle più facili....

E a Creta nel 1985 ho immaginato, ideato e curato una Mostra Internazionale dal titolo “ Le sorgenti dell’Arte”. Fu inaugurata il 16 agosto del 1985 con Achille Bonito Oliva e le autorità e numerosi collezionisti e critici . Catalogo in tre lingue edizioni Segno di Pescara. Avevo progettato che ciascun artista con le sue opere occupasse una delle sale del Castello di Iraklion: artisti greci e italiani quali per esempio Fiorella Rizzo, Andrea Carnemolla, che ora vive ad Iraklion e con il quale ho scritto un libro in forma di poetico dialogo dal titolo “ L’Oscuro la Luce” Tracce edizioni,di Pescara, Jannis Chalambalakis che ha curato la copertina di “Ode a Creta”, Fides edizioni 2022, Bari. A Creta ho dedicato un libro con prefazione di Aldo Mola dal titolo “ Creta mia bella “ tradotto in distico elegiaco da Pietro Magno, Schena editore. Ho costruito una serie di rapporti culturali che durano ancor oggi. Ventimila persone visitarono la mostra.

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